Negli anni ‘80, con l’intento di produrre sui nostri terreni un vino bianco adatto ai sapori toscani, Mauro Galardi ha intrapreso la ricerca di una varietà italiana da affiancare al Trebbiano Toscano che potesse dare al vino intensità e persistenza.
Nel 1987 Mauro pianta Verdicchio a Poggiopiano e richiede alla Regione Toscana l’inserimento del Verdicchio tra le varietà ammesse nella produzione di Bianco di Toscana I.G.T., forte del suo lavoro di ricerca e di alcuni studi che l’Università di Firenze aveva svolto.

La raccolta e la selezione delle uve viene eseguita con la massima cura, rispettando l’integrità degli acini così da evitare ossidazioni e fermentazioni indesiderate.
Le operazioni di pressatura soffice, eseguite immediatamente dopo la raccolta contribuiscono a mantenere intatta la freschezza degli aromi primari.
La fermentazione avviene a temperatura controllata in vasche di acciaio inox.
L’affinamento è effettuato in vasche di acciaio inox e poi bottiglia per almeno 2 mesi.
Certificato ICEA (Istituto Certificazione Etica ed Ambientale), a garanzia della conformità del prodotto ai requisiti previsti dalla Normativa Bio (Reg. CE 834/07 e CE 889/08).